\paperw8895 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 LÆapparizione dellÆesercito della Lega cattolica nella Germania settentrionale dest≥ apprensioni nei principi protestanti della
regione, timorosi di perdere i beni secolarizzati: essi si rivolsero pertanto per aiuto al re di Danimarca, Cristiano IV. Costui, spinto allÆintervento in Germania anche dallÆOlanda, dallÆInghilterra e dalla Francia, e fidando nellÆaiuto del duca Giovann
i Ernesto di Sassonia-Weimar, di Cristiano di Brunswick, del conte di Mansfeld e di G. Bethlen Gßbor, accolse ben volentieri lÆinvito, mosso anche dalla speranza di poter approfittare della guerra per estendere il proprio dominio su Osnabrⁿck e Halbersta
dt. LÆesercito imperiale, reclutato da A. W. E. Wallenstein, sconfisse Mansfeld a Dessau (1626), mentre Tilly, con lÆesercito della Lega, inflisse una dura sconfitta a Cristiano IV a Lutter (1626). Cristiano IV, costretto ad abbandonare tutte le terre fi
no allÆElba, la penisola dello Jⁿtland (1627), la Pomerania e il Meclemburgo (1628), continu≥ per≥ la resistenza e si pieg≥ alla pace (di Lubecca), solo il 22 maggio 1629: egli dovette rinunciare ai principati ecclesiastici, fatto questo che costitu∞ una
prima attuazione dellÆambizioso programma di ricattolicizzazione giα fissato dallÆimperatore con lÆEditto di restituzione (6 marzo 1629). Le altre richieste, relative a una cessione parziale dello Schleswig-Holstein e dello Jⁿtland e a una riduzione dei
diritti doganali nel Sund, furono per≥ respinte da Cristiano IV, nΘ Ferdinando II insistette su di esse. Su tale atteggiamento conciliante dellÆimperatore influirono le ultime vicende italiane.
